sabato 1 dicembre 2012

Quando la Marina napoletana dominava il Mediterraneo

Battaglia di Capo Noli del 1795
Alla fine del '700 Ferdinando IV fece delle forze navali delle Due Sicilie una delle più potenti flotte del mondo


La radicale riorganizzazione dell'Armata di Mare Napoletana ebbe inizio nel 1778, all'epoca dell'assunzione al servizio di Re Ferdinando del celebre uomo di mare di origine irlandese, John Acton.

sabato 12 maggio 2012

o' pazzariello

o' pazzariello
Il Pazzariello era il predecessore dei caroselli, il progenitore degli spot pubblicitari, il diretto erede dei banditori che nel medioevo andavano di borgo in borgo ad urlare le “grida” dei potenti. 

martedì 8 maggio 2012

storia di Napoli

La città di Napoli fu fondata nel V secolo circa dai Greci provenienti dall’Eubèa, dopo aver fondato varia altre colonie in Campania, tra cui Cuma e Pithecusa (l’odierna Ischia). Tali coloni si stabilirono inizialmente sull’isolotto di Megaride, dove oggi sorgono il Borgo Marinaro e il Castel dell’Ovo e sulla fascia costiera, facendo di Pizzofalcone l’acropoli della città.

mercoledì 25 aprile 2012

Calabria: La storia reale

Un tempo denominata "Italia" la Calabria è posta al centro del Mediterraneo ed è stata per molti secoli un ponte sospeso tra Oriente e Occidente.
Su di essa si sono avvicendati i Fenici, i Bruzii e i Greci, i Romani, ci furono le incursioni dei Saraceni; e poi i Longobardi, i Bizantini (ai quali si deve la denominazione di Calabria), gli Arabi, i Normanni, gli Angioni, gli Aragonesi, gli Asburgo e, prima dell’Unità, i Borbone; tutto ciò ha fatto sì che la Calabria diventasse uno scrigno all'interno del quale trovarono spazio ed espressione diverse culture e civiltà che ne hanno caratterizzato la storia.

La legge ammazza-terroni


Legge Pica
All’indomani dell’annessione delle Due Sicilie al nascente regno d’Italia, all’indomani dei plebisciti-farsa organizzati per dare una parvenza di legittimità alla conquista militare, all’indomani dell’inizio della fine, i popoli duosiciliani manifestarono il proprio dissenso verso il nuovo stato unitario e, quando il ruolo di colonia, che l’Italia voleva assegnare al “meridione liberato” divenne un prezzo troppo alto da pagare, uomini e donne impavidi imbracciarono le armi per difendere la propria terra dall’invasione “straniera”, dando vita a quel movimento di resistenza che i conquistatori combatterono definendolo, con l’intento di svilirlo agli occhi dell’opinione pubblica, “Brigantaggio”.

lunedì 23 aprile 2012

Garibaldi? Ma quale eroe. Fu solo un invasore sanguinario al soldo dei piemontesi


E' ora di dire "basta" a questa paccottiglia su Garibaldi! In un'era in cui si revisiona la Resistenza e la Costituzione (le basi della nostra repubblica), si inizi a picconare quel falso mito del Risorgimento. Che cosa diremmo oggi se un nugolo di avventurieri, foraggiati dal governo turco, partissero alla conquista di Cipro? Come minimo si beccherebbero l'accusa di terroristi.

martedì 17 aprile 2012

PERCHE’, IO MERIDIONALE, NON POSSO FESTEGGIARE IL 17 MARZO


Il giorno 17 Marzo 1861, come è ormai noto, a Torino, s' inaugurava il primo Parlamento italiano e s'inaugurava in modo davvero anomalo poiché mentre, da una parte si affermava di voler glorificare quello che doveva essere il primo Parlamento frutto della bella intervenuta unità dell'Italia, dall'altra parte Vittorio Emanuele, per rendere chiaro che di annessione, invece, del Sud al Regno del Piemonte trattavasi, non si peritava di cambiare neppure il numero della legislatura.

sabato 31 marzo 2012

L'industria nel Regno delle Due Sicilie


Nell'Esposizione Internazionale di Parigi del 1856, il Regno delle Due Sicilie ricevette il Premio come terzo Paese industrializzatodel mondo, dopo l'Inghilterra e la Francia. Un Paese ancoraessenzialmente agricolo, che ben presto sotto il Regno di Ferdinando II si ha una notevole crescita industriale, moderna ed autonoma, atta a liberarsi da ogni dipendenza straniera, dovuta alla mancanza di materie prime.

Napoli 15/05/1848 - Cronaca di una rivolta

Da alcuni giorni regnava in Napoli una sorda agitazione.
La sera del di 12 maggio, erano arrivati dei Calabresi armati.
ll 14, un gran numero di pari e di deputati si riuniscono al Municipio (nel palazzo Monteoliveto), per ivi deliberare sulla forma del giuramento.

lunedì 12 marzo 2012

L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.


Le avvisaglie della tragedia

Come tutti oggi sappiamo perfettamente, e come invece nessuno all'epoca dei Romani sapeva affatto, un vulcano non si attiva senza una serie di fenomeni prodromici abbastanza espliciti: in particolare sciami sismici prolungati e, progressivamente, sempre più rilevanti e terrifici. Si potrebbe, anzi, affermare che quest'ultimi crescono per intensità ed entità in maniera esponenziale, con l'avvicinarsi dell'evento eruttivo. Nell'imminenza della crisi sono ormai talmente frequenti e violenti da non lasciare adito a dubbi neppure ai meno esperti in materia, costringendo, indipendentemente dalla cognizione della loro origine, una gran parte dei residenti ad allontanarsi dalla zona.

La Fontana barocca di Villa Trabia Campofiorito a Palermo

Molte furono le ville costruite dalla grande famiglia dei Principi di Trabia nell’agro palermitano nel lungo periodo che li vide artefici della vita politica e sociale della città:Villa Trabia Campofiorito è una di queste.
Immersa nei fitti agrumeti di S. Maria di Gesù, antica borgata a sud-est di Palermo, vi si accede da un ingresso sull’omonima mia caratterizzato da due grandi pilastri posti a capo del largo viale che conduce allo spiazzo antistante la casa. Questa, particolarmente semplice e lineare nell’impianto planimetrico e nei prospetti, non lascia lontanamente immaginare cosa invece si nasconde poco oltre; una fontana che si pone come uno dei più significativi esempi di architettura barocca della Sicilia. Vi si giunge da un ciottolino che, proseguendo nella stessa direzione del viale d’accesso attraverso il fitto agrumeto, si apre poi quasi improvvisamente dando sfogo alla imponente maestosità di questo monumento che, nonostante il pessimo stato in cui versa, lascia ancora immaginare di quale bellezza abbia un tempo goduto.

domenica 11 marzo 2012

Giambattista Basile

La figura più illustre della famiglia Basile è senz'altro il grande letterato Giambattista (Giugliano in Campania 1566 – Giugliano in Campania 1632), figlio del nobile Giangiacomo e di Landolia Milone di famiglia notabile benestante, conte di Torone, cavaliere del Cingolo Militare detto anche della “Milizia Aurata”; una vita che svolse divisa tra il suo amore principale la letteratura, l'esperienza di soldato di ventura, la mansione di cortigiano ed amministratore o governatore presso varie corti e feudi.

sabato 18 febbraio 2012

Palazzo Donn’Anna il fantastico sovrano… la leggenda


“Perchè palazzo Donn’Anna non era soltanto un palazzo, era un mondo, talmente vasto che non si finiva mai di esplorarlo e di scoprire angoli nascosti, scale misteriose, e grotte oscure, pozze d’acque morte e perfino trabocchetti dove la regina Giovanna della leggenda faceva precipitare i marinai... Sembra fatto di sughero, lo stesso con cui si fanno i presepi. La pietra di tufo con cui è costruito, corrosa dal mare, dal vento e dal salmastro, le grotte, le nicchie, le finestre e i grandi archi della facciata aperti sul golfo danno l’aspetto a questa grande dimora seicentesca ora l’aspetto di romantica rovina, ora di cosa naturale scoglio, rupe o promontorio...”

Napoli come un teatro


Napoli è una città complicata, multiforme. Tutti ne conoscono i monumenti, le canzoni, la buona cucina ma pochi si chiedono perché è così. Certo, ogni metropoli ha la sua storia che la rende interpretabile con poche, lapidarie frasi: due o tre scariche di neuroni bastano a spiegare Las Vegas o Vienna, un po' di gossip e tanta filosofia possono regalare le dritte giuste per farsi un'idea di Berlino o San Pietroburgo.

domenica 12 febbraio 2012

I Greci di Sicilia

Siculi, Sicani, Elimi e Fenici popolavano da tempo l'isola e in essa si era sviluppata una civiltà molto avanzata, quando nel corso dell'VIII secolo a.C., cominciarono a insediarsi i primi coloni greci.

Gaetano Filangieri la vita, le opere, il pensiero

Gaetano Filangieri nacque a Cercola, in provincia di Napoli, il 18 agosto 1752 da nobile famiglia: il padre, Cesare, era il principe di Arianiello. Terzogenito, fu avviato alla carriera militare secondo la tradizione dell’aristocrazia, ma in seguito preferì dedicarsi agli studi. A soli 19 anni scrisse la sua prima opera Pubblica e privata educazione. Nel 1774 si laureò in giurisprudenza presso l’Università di Napoli ed esercitò per breve tempo l’avvocatura.

sabato 11 febbraio 2012

Il gesticolare dei Napoletani


Il gesticolare dei Napoletani

L’uso del linguaggio delle mani è una caratteristica di tutti i popoli mediterranei e certamente una delle immagini oleografiche più note all’estero degli italiani. Ma è all’ombra del Vesuvio che la comunicazione con i gesti assume le forme più eclatanti e bizzarre, fino a sfiorare l’arte!

La maschera di Pulcinella


La maschera di Pulcinella

Chi non conosce la famosa filastrocca su Pulcinella? Ricordo che da bambina mio padre mi insegnava questa spiritosa canzoncina: <<Pulcinella aveva un gallo, tutto il giorno vi andava a cavallo, con la briglia e con la sella. Viva il galletto di Pulcinella! Pulcinella aveva un gatto, tutto il giorno saltava da matto, suonando una campanella. Viva il gattino di Pulcinella!>>. 

ATTIVITA’ DI GIUSEPPE CAMMARANO NEI SITI REALI CASERTANI


L’artista Giuseppe Cammarano (Sciacca, 1766 – Napoli, 1850) è stato tra i maggiori esponenti della pittura napoletana dalla fine degli anni Novanta del Settecento alla prima metà del secolo successivo. Egli svolse la sua attività di frescante, ornatore e ritrattista per più di settanta anni; diversi furono i suoi maestri, e sin dall’inizio della sua carriera fu al servizio dei Borbone, senza trascurare altre importanti committenze come quelle dei francesi e del resto della nobiltà regnicola. La produzione pittorica partenopea di Cammarano è sterminata, ma molte sue opere si trovano anche in Terra di Lavoro. Difatti alcune sue esecuzioni sono presenti nei siti reali borbonici di Caserta, Carditello e San Leucio.

mercoledì 8 febbraio 2012

'O Munaciello & 'A Bella 'Mbriana


Senza dubbio 'O Munaciello e' il personaggio piu' nominato e piu' temuto dai napoletani. Questi rappresenta lo spiritello dispettoso e bizzarro che, con il suo imprevedibile comportamento, ne fa l'entita' piu' citata nelle leggende.

martedì 7 febbraio 2012

O’ raù

La leggenda del ragù

La leggenda legata al famoso ragù napoletano, decantato anche dal grande de Filippo in una sua poesia dal titolo appunto 'o rrau'

A Napoli alla fine del 1300 esisteva la Compagnia dei Bianchi di giustizia che percorreva la citta' a piedi invocando "misericordia e pace". 

domenica 15 gennaio 2012

Indipendenza:quali speranze?


Il diritto di autodeterminazione dei popoli è un principio sancito dall'ONU. Sono centinaia i popoli che dall'inizio del secolo scorso,sono riusciti ad autodetrminarsi. Eppure,secondo gli unitaristi e i meridionalisti,queste sarebbero chiacchiere, sciocchezze,fantasie. Capiamo bene che per chi aspira ad una sedia al tavolo della repubblica italiana,sminuire l'indipendentismo è quasi una missione. Purtroppo per loro,però,sono decine i popoli che,inmaniera PACIFICA E DEMOCRATICA,sono riusciti a trovare la loro indipendenza. Alle chiacchiere futili e senza senso,rispondiamo con una lista (tutt'altro che esaustiva) di molti popoli che si sono autodeterminati. Fonte: ONU.

sabato 7 gennaio 2012

Enrico Caruso




Enrico Caruso nacque a Napoli il 25 febbraio 1873 invia Santi Giovanni e Paolo (più nota, a Napoli, con il nome di San Giovanniello), numero 7.
 Il padre si chiamava Marcellino, la madre Anna Baldini. Erano originari di Piedimonte d'Alife (oggi Piedimonte Matese in provincia di Caserta), dove s'erano sposati il 21 agosto 1866 e da dove erano partiti per Napoli in cerca di lavoro.

venerdì 6 gennaio 2012

il servizio telegrafico nella provincia di Salerno

Alla data del 17 Marzo 1861 vennero introdotte e rese vigenti nei territori acquisiti degli A.S.I. le norme che regolavano il servizio telegrafico del regno sabaudo. Le tariffe applicate riprendevano le norme sancite nel Regio Decreto n°3357 del 17 Aprile 1857. il Regno delle Due Sicile lasciò in eredità alla nuova amministrazione ben 86 stazioni telegrafiche, 2.874 Km. di linee, suddivise in dorsale adriatica in cui era usato il sistema Morse e dorsale tirrenica sistema Henley.